D.LGS 15/2016 Sistema Allerta IMI

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Il D.lgs 15/2016, ha  recepito in Italia la direttiva comunitaria 2016/55/UE, avente l’intento di rimuovere gli ostacoli alla libera circolazione dei professionisti nell’U.E.

La maggiore novità, riguarda l’istituzione del sistema IMI per il rilascio della Tessera Professionale Europea.

In particolare, tale sistema IMI (Informazioni del Mercato Interno),  prevede un meccanismo di Allerta, ovvero una procedura in base alla quale le Autorità competenti di tutti gli Stati membri saranno informate circa i provvedimenti giurisdizionali, amministrativi e disciplinari che limitino o vietino, anche in modo temporaneo, l’esercizio delle attività professionali degli Infermieri.

Le allerte riguardano non solo i casi di radiazione e sospensione dall’Albo professionale, ma anche altri casi, come ad esempio  la cancellazione per  morosità, la perdita dei diritti civili, ecc.

In base alla normativa richiamata, gli Ordini di appartenenza dell’iscritto erano i soggetti deputati ad attivare tale meccanismo. Ma posto il notevole aggravio che tale onere avrebbe comportato sull’attività amministrativa, la Fnopi si è resa disponibile ad assumerne il compito.

Il Ministero della Salute, allora, basandosi sul Regolamento di esecuzione (UE) 2015/983 della Commissione, che prevede la possibilità per le Autorità competenti incaricate del coordinamento dei messaggi di allerta, ha assegnato tale incarico alla Federazione Nazionale delle Professioni Infermieristiche, alla luce delle disposizioni di cui l’art. 3 del DPR 137/2012 istitutivo dell’albo unico nazionale.

Tanto premesso, quindi, la Fnopi continuerà a inserire le Allerte (con eventuali revoche) a seguito della notifica da parte degli Ordini, limitatamente per coloro i quali abbiano un domicilio digitale (PEC). Invece, per gli iscritti che ne siano sprovvisti, procederà direttamente l’Opi inviando la comunicazione di Allerta (e relativa revoca) tramite Raccomandata A/R, nel termine di tre giorni dall’invio della pratica all’Ordine da parte della Fnopi.

Conclusivamente, si evidenzia  l’importanza per tutti gli iscritti di attivare un indirizzo PEC al fine non solo di evitare l’invio della Raccomandata con un conseguente aggravio sulle spese di cancelleria dell’Ordine che inevitabilmente si rifletteranno anche su tutti gli iscritti, ma anche alla luce dell’inasprimento delle sanzioni per i professionisti sanitari che non adempiono all’obbligo di comunicare il proprio dominio digitale all’Ordine di appartenenza (circolare n. 85/2020 e legge 120/2020 sulla semplificazione e innovazione digitale).